lunedì 23 febbraio 2009

La Santità Guerriera come ispirazione per gli Ordini Cavallereschi

A tal proposito, è immediato pensare quanta venerazione popolare sia stata dedicata a San Giorgio, Patrono dei Cavalieri e della Cavalleria ma anche degli armaioli, dei soldati, degli schermitori, degli arcieri, dei sellai (e, in epoca recente, degli Scouts), nonché dell’Inghilterra, di intere Regioni spagnole, del Portogallo, della Lituania, di città come Genova, Campobasso, Ferrara, Reggio Calabria e di centinaia di altre città e paesi. Ad Egli si sono ispirati numerosi Ordini Cavallereschi, che hanno attinto etica e semantica dalla Sua figura, tra i quali è possibile annoverare l’Ordine di S. Giorgio detto “della Giarrettiera” , l’Ordine Teutonico , l’Ordine militare di Calatrava d’Aragona e il Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio .
Un ulteriore esempio è rappresentato da San Maurizio e dagli altri Martiri della Legione Tebana. Nel III secolo della Cristianità, la mentalità di coloro che erano fedeli a Cristo non poteva coincidere con quella dei pagani, in particolare nel considerare la Patria al di sopra d’ogni altra cosa. Un certo disinteresse per l'estensione dell'Impero fu spesso scambiato per avversione e punito con estremo rigore, come nell’evento riguardante i militi della Legione Tebana e il loro “Primicerius” Maurizio, il loro “Campidoctor” Essuperio, ed il loro “Senator Militum” Candido. Tale valorosa Legione era stata trasferita, congiuntamente ad altre forze militari, dall'Egitto alla Gallia proprio per arginare la diffusione del Cristianesimo, seguendo la volontà di Massimiano Erculeo, associato al governo nel 286 come collega dall'Imperatore Diocleziano. I militi Cristiani, di numero incerto ma compreso tra mille e seimila, giunti presso Agaunum (un pianoro, nel Vallese, compreso tra il Rodano, il lago di Ginevra e le retrostanti montagne, dove sorge l’attuale St. Maurice) furono flagellati e poi decapitati per essersi rifiutati - secondo due diverse versioni - di proseguire verso la Gallia in una spedizione punitiva contro i Cristiani (come desumibile dalla Passio Acaunensium Martyrum, scritta dal vescovo di Lione Eucherio intorno al 450), o di officiare un sacrificio agli Dei Romani prima di muovere contro i ribelli Bagaudi. A tale evento ha tratto ispirazione il ben conosciuto Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro , da sempre considerato uno dei più prestigiosi ed ambiti Ordini Cavallereschi di tipo dinastico, relativo a Casa Savoia. A titolo di cronaca, alcune Reliquie dei Martiri Tebani consacrano l’altare del Sacrario Nazionale Mauriziano di Pescocostanzo in terra d’Abruzzo.

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